Fiore Mio

Fiore Mio è un film diretto e interpretato da Paolo Cognetti che esplora il legame personale e culturale dell'autore con le montagne, in particolare il Monte Rosa. Attraverso una narrazione intima e introspectiva, Cognetti offre uno sguardo profondo sulla bellezza e la fragilità degli ecosistemi montani, utilizzando il suo legame con la natura come un filtro per esaminare temi più ampi, quali il cambiamento climatico e la perdita dei paesaggi naturali.

La trama prende avvio nell'estate del 2022, quando l'Italia è colpita da una grave siccità. Cognetti si trova a Estoul, un piccolo borgo situato a 1700 metri di altitudine, e assiste per la prima volta all'esaurimento della sorgente che fornisce acqua alla sua casa. Questo evento tragico lo colpisce profondamente, innescando in lui un desiderio urgente di raccontare la sua montagna e il cambiamento che sta subendo.

Il film si ispira anche all'opera di Hokusai "Le 36 vedute del monte Fuji", in quanto Cognetti esplora diverse angolazioni e sfumature del paesaggio montano. Racconta non solo la montagna in sé, ma anche la vita che si snoda attorno a essa: le persone che vi abitano, i loro usi e costumi, e come queste relazioni umane siano influenzate dal contesto naturale.

Fiore Mio si configura quindi come un omaggio alla montagna e un avvertimento sulla sua vulnerabilità di fronte ai cambiamenti climatici, invitando lo spettatore a riflettere sulla bellezza e sull'importanza della natura e sull'urgenza di preservarla per le generazioni future.